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Presentazione del catalogo “Veneziabiennaleeterna?”. Da un'idea di Guido Pensato e Michele Carmellino

Presentazione del catalogo “Veneziabiennaleeterna?”

Comunicati stampa

Mercoledì 16 settembre, alle ore 18.30, nella sala Rosa del Vento della Fondazione Banca del Monte di Via Arpi, sarà presentato il catalogo Veneziabiennaleeeterna? e due “segmenti” che documentano la mostra con lo stesso titolo realizzata tra la primavera e l’autunno del 2011, in due diversi allestimenti presso Spazio 55 e Il Foto Cine Club, da Michele Carmellino e Guido Pensato. Alla presentazione, insieme con gli autori, interverranno il prof. Saverio Russo, Presidente della Fondazione, il dott. Nicola Loviento, Presidente del Foto Cine Club e il dott. Edmondo Di Loreto, che illustrerà il valore e il significato delle mostre e del catalogo.

Veneziabiennaleeterna? La città, gli sguardi, le opere ovvero: la Biennale si addice a Venezia? è un’idea di Michele Carmellino e Guido Pensato nata nel 2007 intorno a due “miti” della modernità, la Venezia icona dei “consumi turistici” e la Biennale d’arte, icona delle icone dell’arte contemporanea. Quella di mercoledì rappresenta la tappa conclusiva di un lungo e particolare percorso fotografico “doppio”, pensato dai due autori inizialmente come parallelo e distinto, dalla preparazione degli scatti alle mostre, che si concluderà con il “rimescolamento”, la fusione del materiale artistico in un unico catalogo ed un solo allestimento, che tuttavia non si propongono come sintesi finale dell’operazione artistica, ma come ricerca ulteriore di un nuovo significato. Infatti ha detto Guido Pensato nella presentazione del catalogo: “Le pagine di questo (non-)catalogo non documentano gli esiti di un’attività fotografica, di un’operazione culturale e di due allestimenti pensati fin dall’inizio così come solitamente si articolano. O meglio: c’è stato tutto questo nelle mostre e negli allestimenti realizzati nel 2011; e c’è in questo che è – questo sì! – un catalogo delle intenzioni e delle cose accadute e trasformate in corso d’opera.[…] Eppure, consapevolmente e quasi “per obbligo”, le forme e le modalità espositive allora utilizzate, qui vengono “tradite”, ma per cercare di restituirne il senso e lo spirito, per realizzarne il “rimedio” invocato a fronte del magma e del caos iconografico-mediatico che ci sovrasta e attraversa. C’è stato e c’è, insomma, tutto questo nelle mostre e nel catalogo: ma solo in quanto “piegato” nel corso dell’intera operazione, a un’intenzione “altra” rispetto a quelle iniziali: duplici, diverse e distinte, ricondotte all’unità di un’idea, di un progetto e di allestimenti, che tutto questo raccolgono, facendosi mostra prima e quindi testo (e contesto narrato)”.

La tesi dell’operazione parte da un’ipotesi affatto scontata: il moltiplicarsi della massa enorme e indistinta di immagini di ogni tipo rende la realtà indecifrabile ed è all’origine della dissoluzione del perimetro che separa la vita reale dalla creazione estetica e artistica. I due allestimenti sembrano suggerire una via d’uscita: una maggiore consapevolezza critica per i soggetti presenti nell’universo dell’immagine, produttori e consumatori, che oggi – nell’epoca iperdigitale – sono identificabili nelle stesse persone.

La mostra sarà visitabile dal 16 al 25 settembre tutti i giorni con i seguenti orari: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 20.00. Sabato e domenica esclusi.