Sarà inaugurata sabato 14 dicembre 2019 alle ore 18, presso la Galleria della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, in via Arpi 152, la mostra “Nelli Maffia. Sui delitti e sulle pene”.
In questa mostra, curata da Gaetano Cristino, dipinti, istallazioni e libri d’artista, documentano la riflessione dell’Artista sugli aspetti più problematici, misteriosi ma anche tragici dei processi formativi dell’esistenza, sulla violenza verso il prossimo, verso la Natura e verso tutti i viventi. Con l’immagine (ho un pensiero per immagini/ figure sotto forma di metafore/ il privilegio dell’arte) Maffia riesce a dire anche l’indicibile del dolore, perché l’arte si fa farmaco nella pienezza etimologica del termine/ medicina e veleno/ sfogo di pianto e risucchio del dente cariato fino al nervo scoperto.
Al vernissage della mostra, che si terrà sabato 14 dicembre alle ore 18, prenderanno parte il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, il curatore Gaetano Cristino, la critica d’arte Katia Ricci e Guido Pensato.
“Le donne-artiste – ha scritto il Presidente della Fondazione, prof. Aldo Ligustro, nell’introduzione al catalogo – sono sempre più presenti nel panorama dell’arte contemporanea con realizzazioni straordinarie che hanno contribuito finalmente ad abbattere steccati e discriminazioni. Lo dimostra anche il piccolo ma significativo osservatorio delle rassegne internazionali, come Tracarte e Rigorosamente libri, che la nostra Fondazione organizza ormai da molti anni, dove la partecipazione delle donne è sempre più numerosa. E la diversità di genere, unita al talento e ad una originale capacità espressiva, consente di approfondire tematiche forti mai esplorate. La mostra di Nelli Maffia “sui delitti e sulle pene”, che presentiamo nella nostra Galleria nell’appuntamento di fine anno, vuole appunto aprire ulteriormente alla conoscenza e all’approfondimento di questa diversa sensibilità, per un reciproco arricchimento. E non a caso lo facciamo con una Artista che non solo è sulla scena dell’arte da mezzo secolo, con un nutrito curriculum espositivo, tra cui alcune partecipazioni a nostre iniziative, come Il cielo e le terre, ma è stata anche protagonista di molte delle dinamiche associative che hanno promosso e promuovono arte e cultura nel nostro territorio ed è stata contemporaneamente in prima linea nelle lotte per l’emancipazione femminile e per la conquista dei diritti civili”.
“Il mio lavoro – ha detto di recente Nelli Maffia – si muove attraverso un’aura semantica molto vasta in cui un oggetto di uso consueto, un’immagine di me bambina, una crisalide come simbolo della metamorfosi, sono come dei ‘fermo-immagine’ che inducono un senso di spaesamento, e ciò che è familiare, conosciuto, rassicurante, assume i connotati dell’estraneo, dell’ignoto, del perturbante”.
“Il linguaggio di Nelli Maffia – ha spiegato il curatore della mostra, Gaetano Cristino – non è collocabile in nessuna “casella” specifica delle correnti artistiche contemporanee, anche se di tutte è impregnato e tiene conto, e a volte tocca le corde dell’ironia e a volte determina la condizione dello “spaesamento, realizzando la subordinazione dello stile, della forma, al concetto. Nel senso che Nelli Maffia utilizza volta a volta quel linguaggio e quegli strumenti che più possono servire ad esprimere l’idea, l’inventio, piegandoli alle sue necessità, introducendo quella funzione gnoseologica, conoscitiva, anche simbolica dell’arte che era stata in gran parte abolita e negletta dalle avanguardie artistiche neoconcrete”.
La mostra è corredata da un catalogo, edito da Effebiemme, che comprende, oltre a un ricco apparato iconografico delle opere esposte, testi di Gaetano Cristino, Katia Ricci, della stessa Maffia e versi di Guido Pensato sull’opera dell’Artista.
La mostra rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2020, escluso i giorni festivi, osservando i seguenti orari: da lunedì a sabato, ore 10-13/17-20. Il 24 e il 31 dicembre apertura 10-13.
Nelli Maffia è nata a Casalnuovo Monterotaro (Foggia) e vive a Foggia. Dopo gli studi classici si è laureata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia ed ha frequentato un Master di arte sacra con Omar Galliani presso la Fondazione Staurós di Isola del Gran Sasso (Teramo). Ha fatto parte del Laboratorio Artivisive di Foggia ed attualmente fa parte del gruppo Spazio 55.
Ha cominciato ad esporre rappresentando l’Accademia di Foggia alla XXVII Biennale d’arte contemporanea di Alatri. Da allora ha allestito diverse personali ed ha partecipato a numerose rassegne in varie città italiane. Sue opere sono presenti nel Museo d’arte sacra contemporanea della Fondazione Staurós, nel Museo interattivo delle scienze di Foggia, nell’Istituto “B. Pascal” di Foggia e nel Palazzo comunale di Torremaggiore.
Hanno scritto della sua arte i critici Giuseppe Billi, Gaetano Cristino, Anna Di Corcia, Marco Gallo, Guido Pensato, Alessandro Pitrè, Katia Ricci, Silvia Scarpulla, Maria Vinella.
Una monografia sulla sua opera è stata pubblicata dall’Editore Claudio Grenzi (Nelli Maffia, Labirintica).