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Premio Marcone, la cerimonia di premiazione. In Fondazione si celebra l'edizione 2020

Premio Marcone, la cerimonia di premiazione

Comunicati stampa

Mercoledì 16 giugno 2021 in Fondazione, si è tenuta la cerimonia di conferimento del Premio dedicato alla memoria di Francesco Marcone, riconoscimento istituito dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia per onorare tutte le vittime della mafia e della criminalità organizzata in Capitanata e per affermare e diffondere la cultura della legalità.

Ad aggiudicarsi l’edizione 2020 è stato il dott. Attilio Altieri, autore di una tesi di dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche delle Università di Foggia e Siena, intitolata “Sequestro di prevenzione di partecipazioni sociali. Profili interpretativi e integrativi”.

Alla cerimonia di premiazione, prevista per lo scorso mese di marzo e rinviata a causa della pandemia, hanno preso parte il presidente della Fondazione, il prof. Aldo Ligustro, Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e figlia dell’ex direttore dell’Ufficio del Registro assassinato in circostanze tuttora ignote nel 1995, e il dott. Attilio Altieri che, nel corso della cerimonia, ha illustrato il risultato delle sue ricerche.

“Le iniziative della Fondazione dei Monti Uniti sul terreno del contrasto alla criminalità organizzata e della promozione della cultura della legalità non sono occasionali -ha detto in apertura il presidente Aldo Ligustro-. Da diversi anni, infatti, sosteniamo, sotto varie forme, molte realtà del nostro territorio che operano in questo delicatissimo settore. Penso alle cooperative sociali Pietra di scarto e Altereco di Cerignola che, grazie all’affidamento di terreni confiscati alla mafia, hanno dato vita a luoghi di integrazione, riscatto e inclusione, dove ogni giorno si lavora per la diffusione di una cultura dell’antimafia, la pratica di un’agricoltura sostenibile, l’educazione alla legalità e al consumo critico. Penso alle numerose iniziative editoriali che periodicamente mettiamo in campo per diffondere sul territorio il valore e la pratica della legalità. La Fondazione, inoltre, grazie alla collaborazione con il CSV di Foggia e l’UEPE (Ufficio per l’esecuzione penale esterna), è presente nei tre istituti penitenziari di Capitanata, dove opera per contribuire a realizzare l’art. 27 della Costituzione, che insiste sulla necessità di offrire un’altra occasione ai condannati, per sottrarli a quel circolo vizioso che porta da un crimine all’altro, in una spirale recidivista. Il Premio Marcone nasce dalla consapevolezza del fatto che le mafie non si battono solo sul terreno della repressione -certamente indispensabile- e che ci sia bisogno di importanti operazioni culturali per sensibilizzare soprattutto i più giovani, perché rappresentano il nostro futuro”.

Per Daniela Marcone “questo è un concorso molto importante perché si premiano quei ragazzi che, nel corso dei loro studi, hanno voluto approfondire le tematiche legate al contrasto della criminalità organizzata locale, un interesse che fino a qualche anno fa non si poteva dare per scontato. Oggi invece registriamo un’attenzione sempre più crescente intorno al fenomeno mafioso e questo non può che far bene alla nostra comunità”.

“È un grande onore ricevere questo premio dalla Fondazione -ha dichiarato il dott. Attilio Altieri- perché, in un certo senso, si premia anche l’impegno civile delle scienze giuridiche capaci di mettersi a disposizione della comunità. E poi perché il tema della mia tesi è legato ad un argomento di strettissima attualità anche per il nostro territorio, vale a dire la lotta alle mafie attraverso l’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti”.

Il Premio “Francesco Marcone” è destinato agli studenti e ai neolaureati o dottori di ricerca dei corsi di laurea triennali, specialistici e magistrali dell’Università di Foggia – o residenti in provincia di Foggia alla data di emanazione del bando – ed ha come obiettivo quello di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche e sensibilizzare l’opinione pubblica e le giovani generazioni sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alle mafie.