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Le avanguardie artistiche in Capitanata.

Le avanguardie artistiche in Capitanata

Comunicati stampa

In Fondazione si inaugura l’antologica dedicata a Vittorio Marchesiello

Venerdì 23 maggio, alle ore 18:30 nella sala “Rosa del Vento” della Fondazione, in via Arpi 152 a Foggia, si terrà l’inaugurazione della mostra “La persistenza delle avanguardie artistiche in Capitanata. Opere 1970 – 2025” dedicata a Vittorio Marchesiello, uno degli artisti più significativi del panorama creativo locale degli ultimi decenni.

La mostra, curata da Gianfranco Piemontese, ripercorre oltre mezzo secolo di attività artistica di Marchesiello e rappresenta un tributo alla sua costante ricerca espressiva e alla sua capacità di coniugare istanze avanguardistiche con una profonda riflessione sul territorio. Attraverso una selezione di opere realizzate tra il 1970 e il 2025, l’esposizione intende restituire al pubblico la ricchezza di un linguaggio personale, sperimentale e al tempo stesso fortemente radicato nella Capitanata.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto pluriennale della Fondazione dedicato alla valorizzazione degli artisti legati al territorio, figure che da oltre cinquant’anni animano con coerenza, originalità e impegno il panorama culturale locale e nazionale. Con questa mostra, la Fondazione rinnova il suo impegno nella tutela e promozione del patrimonio creativo della provincia, riconoscendo il valore di un percorso artistico autentico e continuativo.

Per il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, “La persistenza delle avanguardie artistiche in Capitanata è più di un omaggio: è un riconoscimento alla forza espressiva e alla ricerca ininterrotta di un artista che, pur muovendosi nel solco delle esperienze più radicali e innovative del secondo Novecento, ha sempre mantenuto un legame profondo con la propria terra. L’opera di Marchesiello, articolata e mai convenzionale, testimonia la vitalità delle avanguardie nel nostro contesto locale – sottolinea Ligustro -, dimostrando come le esperienze artistiche più sperimentali abbiano saputo trovare in Capitanata non solo terreno fertile, ma anche uno spazio autentico di riflessione e produzione. La Fondazione intende così rinnovare la propria vocazione culturale: celebrare chi ha saputo costruire valore nel tempo, restituendo centralità e visibilità alla scena artistica foggiana e del suo territorio”.

“Quando osserviamo i paesaggi urbani di Vittorio Marchesiello, notiamo subito uno stile che unisce precisione grafica e uso del colore in una visione metafisica del paesaggio – spiega nell’introduzione al catalogo il curatore, Gianfranco Piemontese -. Le sue città e i paesi della Capitanata, come quelli del Gargano e dei Monti Dauni, sono privi di figure umane: protagoniste sono l’architettura e la natura, rese con giochi di prospettiva e volumi. Una pittura certamente influenzata dal cubismo e dal Bauhaus, con richiami a Picasso, Klee e Bortoluzzi, che visse anche a Peschici e con cui Marchesiello ebbe un legame. I suoi paesaggi naturali – pianure, montagne e coste – sono un elemento costante della sua produzione dal 1978 ad oggi, rappresentati con una tecnica che richiama il divisionismo, attraverso una resa del colore data per punti. Marchesiello, inoltre, ha affiancato alla pittura anche la modellazione ceramica, realizzando vasi e maschere ispirati alla tradizione sudamericana, in sintonia con l’approccio primitivista di molte avanguardie, e influenzato dall’artista colombiano Cesare Siviglia, attivo in Italia. La mostra, quindi, propone un percorso cronologico attraverso oltre cinquant’anni di lavoro, evidenziando l’evoluzione coerente e continua della sua ricerca artistica”.

La mostra resterà in allestimento nella galleria della Fondazione, in via Arpi 152 a Foggia, fino a sabato 14 giugno e sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20 (domenica e festivi chiuso). L’ingresso è libero.