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I saggi di chiusura del progetto di educazione musicale. L’iniziativa di Musicalia basata sul “metodo Abreu”

I saggi di chiusura del progetto di educazione musicale

Comunicati stampa

Venerdì 29 maggio, a partire dalle ore 9, l’Auditorium Santa Chiara di Foggia ospiterà i saggi di chiusura dei laboratori musicali triennali organizzati dalla Fondazione Musicalia della Fondazione Banca del Monte di Foggia in collaborazione con l’Accademia musicale Andrea Chénier.

«La Fondazione -specifica il maestro Carmen Battiante, curatrice del progetto- ha organizzato i laboratori di propedeutica per tre anni in sei classi di due scuole primarie di quartieri periferici di Foggia, il CEP e Rione Candelaro, creando un’opportunità di sviluppo personale, intellettuale, spirituale e professionale oltre che salvando i ragazzi da una gioventù vuota, disorientata e deviata. Il successo è stato incredibile: anche l’aspetto culturale ne esce vincente. Su circa 140 studenti, oltre 35 proseguiranno il percorso musicale, incrementando notevolmente le iscrizioni presso gli istituti ad indirizzo musicale, come le scuole secondarie di I grado “Bovio”, “Foscolo”, “Zingarelli” e “Dante Alighieri” e il Conservatorio di musica “Umberto Giordano”».

Il progetto di propedeutica musicale si ispira alle finalità del metodo Abreu, ideato ed applicato in Venezuela dal musicista José Antonio Abreu: si tratta di un sistema di educazione musicale pubblica gratuita che diretto a bambini e ragazzi di ogni classe sociale. Nel Paese latino-americano coinvolge un grandissimo numero di allievi, grazie alla gestione di una Fondazione statale.

«A Foggia –prosegue Carmen Battiante- è stato presentato in forma ridotta ad un ristretto numero di studenti, ma mantiene intatti gli obiettivi e le grandi potenzialità educative. Il metodo costituisce, infatti, un’opera sociale consacrata al riscatto pedagogico, etico ed occupazionale dell’infanzia e della gioventù, attraverso l’istruzione e la pratica collettiva della musica, dedicata alla formazione, alla prevenzione e il recupero di gruppi più vulnerabili, sia per le problematiche attinenti alla fascia d’età, sia per le questioni ancora più preoccupanti, dovute alla particolare situazione socio-economica. Solo nutrendo l’anima e l’intelletto attraverso la musica, i giovani studenti possono trovare le risorse per se stessi, per emanciparsi e migliorare la qualità della propria vita, diventando persone di grande valore e quindi una risorsa per la propria comunità. Quando si costruisce il mondo interiore di un individuo, le possibilità che la sua vita migliori, con ricadute positive sulla società, sono infinite. Se si diffondessero i risultati delle ricerche scientifiche sugli effetti delle lezioni di musica, -dice ancora il maestro Battiante- l’intera popolazione si convincerebbe a indirizzarsi fin da subito verso la disciplina musicale, per favorire il funzionamento delle aree cognitive, motorie e affettive, per gli evidenti miglioramenti che essa produce sullo sviluppo dell’individuo, oltre che culturale. Inoltre, i soggetti che vivono con disagio la realtà sociale sentono il bisogno di “compensare” determinati deficit, soprattutto relazionali, per cui la musica, e in particolare il lavoro propedeutico, risulta adeguato allo scopo. Suonare insieme risponde pienamente a questo compito, in quanto costruisce un gruppo ma dà anche valore al singolo all’interno del gruppo, sviluppa l’abilità senso-motoria, comporta impegno affettivo ed intellettivo. Il lavoro orchestrale è apprezzabile solo se c’è coesione, collaborazione, ma nello stesso tempo impegno individuale. Suonare, ascoltare e collaborare sono le abilità che permettono ai ragazzi di relazionarsi tra loro, sviluppando in loro autocontrollo emotivo e relazionale. I membri del “gruppo musicale di classe” acquisiscono sicurezza e fiducia in sé stessi, la disciplina, la pazienza, la perseveranza, la solidarietà, l’impegno e la responsabilità, riconoscono il valore dello sforzo personale per il raggiungimento degli obiettivi proposti e l’importanza del contributo individuale per il successo collettivo».

Nella mattinata del 29 maggio, l’orchestra e il coro formati dagli alunni della “Da Feltre-Zingarelli” (a partire dalle ore 9) e “Foscolo-Gabelli” (a partire dalle 10.30) –allievi delle professoresse Maria Carmina Caruso e Donatina Nardone-, diretti dal maestro Carmen Battiante, presenteranno la favola musicale C’era una volta Cappuccetto?… mah!.

L’opera, composta appositamente per i ragazzi che hanno partecipato al progetto, è stata scritta dalla stessa Carmen Battiante.

A porgere il saluto ad allievi, insegnanti e genitori, sarà il presidente della Fondazione Banca del Monte di Foggia Saverio Russo.