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Vladimiro Forlese apre “Spazio Poesia”. Al via il nuovo ciclo di incontri della Fondazione dedicato alla quinta arte

Vladimiro Forlese apre “Spazio Poesia”

Comunicati stampa

Martedì 20 febbraio alle ore 18, nella sala “Rosa del Vento” della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, in via Arpi 152, sarà presentato il volume di poesie “Una felicità di spine” di Vladimiro Forlese. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti intitolati “Spazio Poesia”, che costituiranno occasione di riflessione sulla scrittura poetica a partire da percorsi critici e creativi esemplari riferibili anche al nostro territorio.

L’incontro sarà introdotto dal presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, mentre il volume sarà presentato dal critico e filosofo foggiano Giuseppe Marrone. Nel corso della serata, alcune liriche presenti nel libro saranno lette dall’attore Tonio Sereno.

Il libro. “Una felicità di spine” (2017) è una silloge dove si trovano, senza alcuna indicazione cronologica, versi inediti mescolati a liriche già presenti in altre pubblicazioni, essendo questo libro una sorta di antologia alla cui stesura e scelta dei testi l’Autore ha provveduto personalmente. In appendice sono presenti Cinque Poemetti (monologhi) raggruppati sotto un unico titolo: “Non siamo ombre”. Nella prefazione al volume, la scrittrice Nadia Bertolani ha scritto, tra l’altro: “È questa la vita di un uomo, è questa la condizione di un poeta: un’eterna compresenza di opposti. E di opposizioni, di dualismi, di antitesi più o meno esplicite si nutre l’ampia e splendida raccolta  poetica di Vladimiro  Forlese. Il primo e illuminante contrasto ci è offerto in forma quasi programmatica già nella Premessa dove al plurale del pronome Noi, sillaba che trasforma in lega i destini e il divenire, si affianca l’antagonista cecità dell’Io che allude al poeta, alla sua voce che vale ben poco se è una voce solista, se non entra nel coro più vasto dell’umanità. Forlese sente come necessaria la musicalità del coro e ne rimpiange l’assenza in questo nostro presente arido e asciutto. La solitudine spaura e allora lo spavento dell’essere soli si risolve in un impegno civile ed esistenziale che trova forma nelle composizioni dedicate ai naufraghi in fuga, alle terre martoriate dalla guerra, alle vittime del terremoto e negli omaggi agli amati Pasolini, Majakovskij e Neruda. È una catena di affetti che unisce un’umanità afflitta dal male sia nella dimensione orizzontale del tempo presente sia in quella verticale del passato e del futuro dove campeggiano le bellissime immagini della madre (il passato) e dei giovani (il futuro).

L’Autore. Vladimiro Forlese è nato a Roma ma ha trascorso la sua giovinezza a Foggia, dove, ultimati gli studi, ha iniziato a lavorare in organizzazioni politico sindacali del settore agro-industriale. Nel 1979 si trasferisce a Trento, città nella quale risiede, alternando lunghi periodi di soggiorno in Grecia (Peloponneso), nelle vicinanze di Pyrgos Ilias.

Sposato con due figli, è presente nell’antologia “Poeti contemporanei, Pag. Ed.” ed ha pubblicato diverse raccolte di versi (Costa fatica far girare il sole; Non siamo ombre; Finché il cuore regge; A tu per tu con me stesso) e un romanzo (Alpha Ursae Minoris). Ha al suo attivo anche una raccolta di scritti apparsi sui social: “Il mondo dalla social-finestra”.