Martedì 27 febbraio alle ore 18, nella sala “Rosa del Vento” della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, in via Arpi 152, per il secondo appuntamento della rassegna “Spazio Poesia”, sarà presentato il volume “Avanzi di brace” di Marcello Ariano.
L’incontro, che costituisce un’occasione di riflessione sulla scrittura poetica a partire da percorsi critici e creativi esemplari riferibili anche al nostro territorio, è co-organizzato con l’associazione “Amici della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia” e sarà introdotto dal presidente della Fondazione, Aldo Ligustro e dal presidente dell’associazione “Amici della Fondazione”, Gloria Fazia, mentre il volume sarà presentato da Pasquale Bonnì. Nel corso della serata, alcune liriche presenti nel libro saranno lette da Maria Staffieri.
Il libro. Questa nuova silloge di versi di Marcello Ariano anzitutto conferma lo spessore letterario della ricerca intessuta dall’autore ormai da molti anni. S’avverte immediatamente che l’humus da cui deriva il mondo poetico di Ariano è senza dubbio di taglio classico, sia per la tenuta stilistica complessiva del testo (che dà l’idea di una precisa architettura del pensiero), sia per i costanti riferimenti al latino e al greco (soprattutto in “Liceo Fiani”) oppure alle figurazioni del mito. È poesia sapienziale, dunque, nella linea della più alta lezione novecentesca (dal secondo Ungaretti a Quasimodo). Poesia colta che si raggruma attorno a dei “nuclei” fondamentali: anzitutto la riflessione attorno al tempo, che tutto travolge e pone lentamente nell’oblio. Un libro che si fa leggere d’un fiato che ci lascia un’eco di memoria e di tenerezza.
L’Autore. Ex dipendente Fiat, Marcello Ariano è nato a Torremaggiore nel 1948. Dopo aver trascorso alcuni anni a Torino, dove ha conseguito la laurea in Scienze Politiche, e a Milano, alle dipendenze di un grande gruppo metalmeccanico, attualmente vive a Foggia.
Ha al suo attivo una cospicua produzione pubblicistica. È stato direttore editoriale de “i Moderati”. Fa parte della redazione del mensile “il Provinciale”, è tra i fondatori e redattori del semestrale di letteratura, arte e storia “Carte di Puglia”; collabora, inoltre, a diversi periodici come “L’Avvenire di Foggia”, “il Rosone”, “l’Albatro” , “la Vallisa”, ecc..
Da tempo conduce ricerche e studi sul territorio pugliese, pubblicando numerosi articoli e saggi storiografici, tra cui Stampa locale e riforma agraria in Capitanata 1945-1950; I borghi nuovi nel Tavoliere; Gabriele d’Annunzio a Gioia del Colle: l’impresa di Cattaro; Araldo di Crollalanza:la politica del “fare”; Tecnici e storia del territorio : la memoria dimezzata; Aurelio Carrante,agronomo di ‘illuminato sapere’; La rivista dell’Opera Nazionale per i Combattenti:”La conquista della terra”; Intellettuali e fascismo: aspetti e problemi; Rosario Labadessa senior: fra scienza medica e impegno civile.
Un suo contributo “I Centri di fondazione nel Tavoliere”, compare in Metafisica Costruita . Le Città di fondazione degli Anni Trenta dall’Italia all’Oltremare.
Ha curato il volume Lorenzo Scillitani, il sindaco galantuomo.
Ha pubblicato inoltre:
Gaetano Postiglione. Biografia di un modernizzatore – prefazione di Dora Marucco; introduzione di Giuseppe Parlato.
Giuseppe L. Crucinio. Nel segno di “Dio Patria Famiglia” – prefazione di Paolo Nello.
Note storiche sulla tranvia di Torremaggiore – prefazione di Eugenio Tosto.
Rosario Labadessa, cooperatore. Appunti per una biografia – prefazione di Giuseppe Pardini.
Alla ricerca storica associa una lunga militanza poetica, scrivendo versi sin dalla giovane età. Le sue prime esperienze poetiche sono raccolte in Minuta di versi (1979), a cui hanno fatto seguito Terra dove (1993), Tempo di sabbia fine (1999), Alla clessidra c’è rimedio (2010) e Nel tempo degli dèi e degli uomini (2013).