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Time to Time

Comunicati stampa

Sarà inaugurata sabato 8 marzo 2025, alle ore 18 presso la sala “Rosa del Vento” della Fondazione dei Monti Uniti, in via Arpi 152 a Foggia, la mostra “Time to Time” di Cristian Biasci, un evento che promette di offrire al pubblico un’esperienza artistica di grande impatto visivo ed emotivo. L’esposizione, organizzata dalla Fondazione, è curata da Gigliola Fania.

L’opera di Cristian Biasci si distingue per la sua capacità di esplorare il rapporto tra il tempo e la memoria attraverso una ricerca espressiva che combina diverse tecniche e materiali. “Time to Time” rappresenta un viaggio artistico che, attraverso sculture, disegni, ceramiche e progetti artistici dedicati al territorio, invita lo spettatore a riflettere sulla percezione del tempo, sulle sue trasformazioni e sulle tracce che lascia nel nostro vissuto.

“In continuità con un percorso intrapreso ormai da un trentennio, la Fondazione – dichiara in una nota il presidente Aldo Ligustro -, attraverso l’organizzazione di progetti artistici e culturali di alto spessore, si conferma ancora una volta punto di riferimento per la diffusione dei linguaggi contemporanei, offrendo al pubblico foggiano nuove occasioni di incontro con l’arte e le sue molteplici forme. Le opere del talentuoso Biasci – scultore, scenografo e regista teatrale – si inseriscono perfettamente in questo percorso, proponendo un dialogo tra luce, superficie e struttura che invita alla contemplazione e alla riflessione. La sua ricerca, tesa tra astrazione e concretezza, si manifesta in sorprendenti composizioni in cui i diversi materiali utilizzati diventano protagonisti, rivelando paesaggi interiori e suggestioni in continua evoluzione”.

“Quella di Biasci è una riflessione sulla forma e sulla sua evoluzione nel tempo, una costante nell’opera di un artista la cui ricerca si sviluppa nel dialogo tra la solidità della materia e la dimensione immateriale dello spazio – illustra la curatrice della mostra, Gigliola Fania -. Non è un caso (ed è sempre più raro oggi) che alla sua vocazione di scultore affianchi un’espressione artistica altrettanto intensa nel teatro, dove la parola diventa presenza scenica e la scenografia si fa architettura emotiva. Teatro e scultura, nel suo lavoro, si intrecciano in un unico linguaggio in cui il vuoto è tanto significativo quanto la forma, e lo spazio diventa un’entità da scolpire, da plasmare con lo stesso rigore con cui si modella la pietra o il metallo”.

“Nelle opere scultoree presenti in mostra e in catalogo – prosegue la curatrice – emerge chiaramente il suo approccio alla materia, una sfida tesa a coglierne l’essenza più profonda, intervenendo con audacia e alternando delicate geometrie quasi scarnificate a forme fluide e sinuose, levigate come dal lento scorrere dell’acqua. Inoltre, tra i progetti di arte pubblica esposti e illustrati in questa mostra, molti testimoniano il forte legame dell’artista toscano con il nostro territorio. Oltre al lungo e proficuo percorso professionale come docente all’Accademia di Belle Arti di Foggia, Biasci ha sviluppato una profonda connessione artistica con il paesaggio e gli storici materiali lapidei”.

“Ha avuto grandi maestri ma nel tempo è divenuto lui stesso un punto di riferimento per i suoi studenti. Ha lavorato con diversi registi di fama internazionale, realizzando allestimenti, sculture e scenografie in Italia e all’estero (nel maggio del 2017, ha diretto la regia e curato i costumi per un’inedita commedia musicale in tre atti di Umberto Giordano, “Giove a Pompei”, rappresentata sia nel Teatro comunale di Foggia che nel suggestivo Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei). In particolare, ha stretto un forte sodalizio ventennale con Beppe Menegatti e Carla Fracci, divenendo loro stimato assistente/collaboratore stabile”.

“L’incessante lavoro di ricerca e la partecipazione a importanti mostre anche all’estero – conclude Gigliola Fania – confermano il rigore del suo impegno, premiato da numerosi riconoscimenti. Attraverso la scultura e la scenografia, attraverso la parola e lo spazio, Biasci costruisce un dialogo continuo tra memoria e attualità, tra peso e leggerezza, tra permanenza e trasformazione. Ed è proprio in questo equilibrio, fragile e potente al tempo stesso, che risiede la forza della sua arte”.

All’inaugurazione della mostra interverranno il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, la curatrice Gigliola Fania, il critico d’arte Gaetano Centrone, e l’artista.

La mostra, allestita nella galleria della Fondazione, sarà visitabile fino al 29 marzo 2025, con apertura dal lunedì al sabato nei seguenti orari: 10:00-13:00 e 17:00-20:00. Domenica e festivi chiuso. L’ingresso è libero.

L’evento si inserisce nell’impegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia nel promuovere l’arte contemporanea e offrire alla città momenti di confronto culturale di alto livello.

L’artista
Cristian Biasci ha studiato presso l’Istituto Statale d’Arte di Pisa e l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si diploma alla Scuola di Scultura nel 1993. Inizia l’attività professionale nel 1995. Il suo campo operativo investe le arti visive in gran parte delle sue forme espressive, dalla scultura alle installazioni, dall’arte ambientale alla scenografia. Dall’inizio della sua attività le collaborazioni con varie fonderie artistiche hanno favorito i contatti con artisti internazionali come Folon e Kabacov per la realizzazione di loro opere pubbliche. Ha lavorato anche nella progettazione e realizzazione di mostre e allestimenti museali tra i quali: “Fatti e persone, presenze artistiche straniere in Toscana dal 1945 al 2000” a cura di Angela Vettese, presso la Fattoria di Celle a Santomato (Pistoia) in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato, e “Chi legge cresce”, ventennale della Biblioteca dei Ragazzi di Pisa, a Palazzo Lanfranchi, Pisa.

Dal 2000 lavora anche come scenografo realizzando sculture, scenografie ed allestimenti teatrali in Italia e all’estero, collaborando tra gli altri con Armand Delcampe, Mario Monicelli, Giorgio Albertazzi, Beppe Menegatti, Antonio Calenda, Quirino Conti. Dal 2003 è stato assistente/collaboratore stabile di Carla Fracci e Beppe Menegatti. Dal 2006 viene selezionato da Enrico Crispolti ed entra a far parte dell’ “Elenco degli artisti professionisti per l’affidamento di incarichi di realizzazione di opere d’arte” del Comune di Roma (Del. G.C. n.150 del 5 aprile 2006), Dipartimento VI Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio – Roma Capitale. Dal 2006/2007 inizia l’attività accademica in qualità di docente di scultura nelle Accademie di Foggia, Macerata e Venezia. Oggi è titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. E’ presente con proprie opere in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.