Sarà un “viaggio tra pensieri, sogni e architetture” la mostra di Antonio Torquato Lo Mele che verrà inaugurata venerdì 31 maggio, alle ore 18:30, nella sala “Rosa del Vento” della Fondazione, in via Arpi 152 a Foggia. “Lo spirito dei luoghi” è il titolo dell’antologica, curata da Gianfranco Piemontese, organizzata dalla Fondazione dei Monti Uniti nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare le artiste e gli artisti legati al territorio che hanno lasciato tracce significative della propria attività nell’arco di un cinquantennio.
“Il riconosciuto e strettissimo legame con la terra d’origine di Antonio Torquato Lo Mele e l’aver maturato quei “titoli”, artistici ed anagrafici, ai quali la Fondazione da sempre vincola l’organizzazione di mostre antologiche celebrative, non bastano a giustificare l’iniziativa che abbiamo assunto – dichiara in una nota il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro – né possono da sole sintetizzare lo spessore e la portata dell’opera prodotta da un artista poliedrico, che ha saputo interpretare e raccontare la sua terra come pochi altri e che ha saputo portare la sua testimonianza anche fuori dai confini regionali”.
“Raccontare Lo Mele – spiega Ligustro – non è infatti impresa facile. Architetto, grafico, incisore, illustratore, ebanista, orafo, ceramista, docente di arti applicate ed esperto di comunicazione visiva, filosofo e designer: di fatto non esistono ambiti creativi – e potremmo aggiungere didattici ed editoriali – in cui l’artista non si sia cimentato con successo. Un’intensa e inesauribile attività che ha prodotto un’arte originale e raffinata, costantemente tesa a un dialogo tra passato e presente, tra antico e contemporaneo; un viaggio nel tempo tra “lo spirito dei luoghi” il cui filo conduttore è sempre lo stesso: la storia, le tradizioni e la cultura della Capitanata”.
“Oggi, dopo cinquant’anni di intensa attività artistica, Lo Mele è il protagonista di una mostra antologica che vede riunite una parte significativa delle sue opere che risentono, inevitabilmente, sia della formazione da architetto, sia dell’attività di professore – sottolinea il curatore, Gianfranco Piemontese -. Ma, più di ogni altra cosa, della passione per la filosofia (in particolare per il pensiero di Emanuele Severino) a cui si è dedicato per decenni. Scopo della mostra è portare a conoscenza, in forma diacronica, la vasta produzione di un artista eclettico che con le sue opere riesce a farci immergere tanto nelle atmosfere rinascimentali, quanto in quelle europee delle avanguardie artistiche. Perché ciò che esce fuori dalla matita, dai colori, dagli oggetti tridimensionali di Antonio T. Lo Mele contiene la riflessione del pensiero umanistico e di quello rivoluzionario degli artisti che hanno cambiato il modo e i modi delle arti visive. Insomma – conclude Piemontese – questo di Lo Mele è proprio un viaggio tra pensieri, sogni e architetture, dove lo spirito dei luoghi diventa realtà, la via che l’artista persegue e pratica con la costanza certosina di chi pensa e poi agisce”.
La mostra, accompagnata da un catalogo con un ricco apparato grafico e critico, con contributi di Guido Pensato, Gaetano Cristino, Gloria Fazia e Annalisa Marinelli, resterà in allestimento fino a sabato 29 giugno e sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al sabato (esclusi domenica e festivi), dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20. Ingresso libero.
All’inaugurazione dell’antologica prenderanno parte il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro, il curatore, Gianfranco Piemontese, e l’artista.