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L’Inno del Decennale di Umberto Giordano. La presentazione del volume

L’Inno del Decennale di Umberto Giordano

Comunicati stampa

La Fondazione Banca del Monte di Foggia ha organizzato per mercoledì 25 marzo, alle 18.30, nella “Sala Fedora” del teatro comunale “Umberto Giordano”, la presentazione del volume sull’ “Inno del decennale” curato da Carmen Battiante.

Si tratta di una composizione commissionata al grande musicista foggiano da Benito Mussolini in persona per celebrare i dieci anni del fascismo. Oltre ai cenni storici, il volume pubblica per la prima volta la partitura e le parti staccate dell’inno per coro e orchestra, provenienti da un manoscritto giordaniano inedito di proprietà del collezionista foggiano Raffaele Santoro.

Alla presentazione –durante la quale sarà possibile anche ascoltare una rarissima registrazione d’epoca- interverranno il presidente della Fondazione, Saverio Russo, il sindaco di Foggia, Franco Landella, Gloria Fazia, Direttrice del Museo civico di Foggia, Francesco Di Lernia, direttore del Conservatorio di Foggia, e Carmen Battiante, direttore artistico della Fondazione “Musicalia” e curatrice del volume.

«La Fondazione Banca del Monte di Foggia», ha sottolineato il presidente Russo, «continua, con questa pubblicazione, il lavoro di ricerca su Umberto Giordano iniziato già da alcuni anni, dopo il volumetto pubblicato nel 2008, in occasione del 60° anniversario della morte del grande compositore foggiano, e l’edizione, nel 2013 e nel 2014, dei primi due volumi dei suoi Diari, salutati dal grande interesse della critica. Il lavoro di ricerca di Carmen Battiante, curatrice anche dei precedenti volumi, ha consentito di ricostruire il contesto musicale e politico della composizione giordaniana, e la sua fortuna postuma, certamente condizionata dall’intento propagandistico dell’Inno, composto, nel 1932, per il decennale dell’avvento del regime fascista. Al di là degli intenti della committenza e del significato celebrativo dell’operazione, resta intatto il valore musicale del brano, che alla Fondazione è parso opportuno far conoscere ai musicisti e ai cultori di Euterpe in Italia e all’estero».