Sabato 12 novembre 2016, alle ore 18:30 nella sala “Rosa del Vento” della sede della Fondazione, saranno presentati il terzo volume e l’indice generale della collana della Fondazione, curata da Carmen Battiante, intitolata “Diari di Umberto Giordano”.
Alla presentazione prenderanno parte il presidente della Fondazione, Saverio Russo, il sindaco di Foggia, Franco Landella, Pierfranco Moliterni, ordinario di Storia della Musica presso l’Università di Bari e Carmen Battiante, direttrice artistica della Fondazione Musicalia della Fondazione Banca del Monte e curatrice della collana. Previsto anche un intervento di Silvano Tintori, già docente presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
Dopo la pubblicazione dei primi due volumi, con il terzo tomo relativo agli ultimi cinque diari stesi tra il 1943 e il 1947, completato dall’indice generale delle opere e dei nomi citati, si chiude il progetto triennale della Fondazione, un’importante operazione culturale dedicata al recupero ed alla diffusione dei diari redatti dal grande compositore foggiano, iniziata nel 2013. Estrema la soddisfazione espressa dal presidente della Fondazione, professor Saverio Russo: “La Fondazione Banca del Monte di Foggia, con questa iniziativa realizzata in collaborazione con il Museo Civico, custode dei manoscritti, conferma il suo impegno ormai decennale nella valorizzazione dell’opera di Umberto Giordano ed auspica che, con altre istituzioni, in un quadro di pari dignità e in uno spirito di leale collaborazione, si possa addivenire a realizzare nuove e più impegnative intraprese”.
“Sebbene non si tratti di diari strictu sensu, – evidenzia nella presentazione al terzo volume la curatrice Carmen Battiante – ma di annotazioni periodiche relative alla sfera personale e professionale, con accenni a vicende collegate al contesto storico, è possibile rilevare una messe considerevole di dati che, oltre ad offrire ulteriori spunti di ricerca, permettono di arricchire la conoscenza sulla biografia dell’illustre foggiano, per lo meno per gli anni dal 1926 al 1947. Seppure tanti restino gli interrogativi e le perplessità sulla inespressa ma evidente volontà del maestro di omettere o riportare parzialmente alcune notizie, i diari costituiscono una fonte preziosa di conoscenza di un’illustre personalità, di cui in realtà si è appreso tutto attraverso i filtri della cronaca e delle biografie ufficiali”.
Il lavoro generoso, attento ed intelligente profuso dal maestro Battiante ha permesso di scandagliare con profondità i 18 diari di Umberto Giordano conservati dal Museo Civico. I documenti che ci sono pervenuti non sono stati redatti con continuità, presentando qualche cesura temporale (dal 1926 al 1929, 1936, 1941) e consistenza variabile (in particolare, il 1932 è composto da un solo frammento di poche pagine). Nell’edizione 2013 erano stati pubblicati i primi sette diari, che coprivano l’arco temporale 1926-1934, mentre nel 2014 hanno trovato pubblicazione i successivi sei, relativi al periodo 1935-1942.
Particolarmente laboriosa, anche perché non inizialmente prevista, la predisposizione degli indici, la cui redazione si deve ad un suggerimento del famoso critico musicale Paolo Isotta che, dalle colonne del “Corriere della Sera” del 31 luglio 2013, recensendo il primo volume dei Diari, segnalava la necessità di offrire alla comunità degli studiosi un repertorio significativo di date, nomi ed eventi relativi alla musica operistica, come quello contenuto negli appunti giordaniani.