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Mio padre era fascista: la photogallery. A #Foggiadialoga il nuovo libro di Pierluigi Battista

Mio padre era fascista: la photogallery

Aggiornamenti, Multimedia

Apprezzato giornalista del Corriere della Sera, Pierluigi Battista ha presentato il suo nuovo libro intitolato Mio padre era fascista, venerdì 29 aprile 2016, alle ore 18:30 nella sala “Rosa del Vento” della Fondazione Banca del Monte, nell’ambito della manifestazione ‪#‎Foggiadialoga‬, il piacere di capire, organizzata da Fondazione Banca del Monte, Fondazione Apulia Felix e Libreria Ubik, con il patrocinio della Regione Puglia.

Hanno dialogato con l’autore il presidente della Fondazione Banca del Monte, Saverio Russo, il direttore de “La Gazzetta di Capitanata” Filippo Santigliano e la giornalista Alessandra Benvenuto.

“Quando, dopo la sua morte, ho letto il diario che aveva custodito nel segreto per tutta la vita, mi è parso di avere una percezione più chiara del tormento che ha dilaniato per decenni mio padre fascista, prigioniero a Coltano dopo aver combattuto, ventenne o poco più, dalla parte dei ‘ragazzi di Salò’. Ho capito che cosa abbia rappresentato per lui il dolore di essere stato internato in quel campo per i vinti della Rsi vicino alla ‘gabbia del gorilla’ in cui era rinchiuso Ezra Pound. Ho capito quanto abbia sanguinato il suo cuore di sconfitto, di ‘esule in Patria’ nell’Italia in cui era un borghese integrato, maniacalmente attaccato alla civiltà delle buone maniere, ma covando il sentimento di un’apocalisse interiore da cui non si sarebbe mai affrancato. Ho capito quanto sia stata aspra e dolorosa la mia rottura con lui e quanto mi pesi, ancora oggi, il fardello di una riconciliazione mancata. Allora ho pensato che fosse giunto il momento di raccontare, con i miei occhi e il mio modo di sentire le cose della vita, chi fosse mio padre fascista e cosa pensasse nell’Italia che non credeva più nei miti in cui lui era cresciuto. Che rapporto ricco e difficile avesse instaurato con i suoi figli. Che cosa abbia significato per me essere figlio di un fascista, e vergognarsi di avere provato vergogna per i padri che abbiamo tradito andandocene da un’altra parte, e che invece hanno vissuto con dignità, coraggio e coerenza la loro solitudine.”